Lanciano
(Chieti) - "Aumenti del 100% sulla bolletta per la prima casa e,
sulla seconda abitazione, del 150%. Questo è il bilancio della Sasi
da quando il presidente è Domenico Scutti". Non usa mezzi
termini Fabrizio Di Stefano, senatore di Forza Italia, che 'risponde'
al presidente Sasi che, nei giorni scorsi, aveva annunciato
investimenti per circa 36 milioni di euro.
"Prima
dell'attuale gestione - spiega Di Stefano - la tariffa era di 0,84
centesimi, mentre adesso è di 1,60 a metro cubo. Addirittura, per la
seconda casa, è di 2,04 euro, sempre a metro cubo.
Un aumento, a mio
avviso, immotivato, visto che l'autorità competente ha imposto
questi aumenti in base ai costi di gestione della Sasi, che sono
esorbitanti viste le assunzioni fatte e le numerose consulenze. Sia
chiaro, io non ho nulla contro gli interinali, ma voglio che sia
spiegato come è possibile che persone in mobilità da enti privati
passano ad enti pubblici come la Sasi. Quale legge lo permette?"
"Tra
l'altro - prosegue Di Stefano - molte persone che ricoprono ruoli di
spicco sono legati a partiti politici, tutte nomine fatte dal
presidente. Noto anche che c'è una nuova addetta stampa, da quello
che ho visto e letto che credo anche lei sia legata ad un partito.
Senza dimenticare che c'è anche una neo laureata, il cui padre ha
fatto parte del Cda quando l'attuale Sasi si chiamava consorzio
acquedottistico della provincia di Chieti. Per questo ci riuniremo
con i sindaci del centrodestra per chiedere un accesso agli atti per
capire come sono state fatte queste assunzioni".
Infine:
"Mi chiedo anche che fine ha fatto l'Isi (la società del
patrimonio acquedottistico che deve essere inglobata nella Sasi)
dovrebbe essere sciolta da oltre un anno e invece al riguardo non si
sa nulla. A chi appartengono le reti adesso e, se succede un guasto,
chi interviene?"
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