Emendamenti
alla Legge di Stabilità su Ombrina Mare, il Parco della Costa
Teatina, tribunali minori ed agricoltura sono stati presentati dal
deputato di Forza Italia Fabrizio Di Stefano con la speranza di una
ricaduta positiva sul territorio abruzzese.
“E’
scaduto venerdì scorso il termine per poter presentare gli
emendamenti alla Legge di Stabilità alla Camera - ha spiegato Di
Stefano - e tra le tante migliaia ora in esame prima essere discusse,
ci sono anche i miei,in difesa dell’Abruzzo”.
“Ho
presentato sei emendamenti su Ombrina Mare - ha commentato - quattro
suggeriti dalle associazioni ambientaliste e due in aggiunta”. Tra
le proposte del deputato tollese, il ripristino della soglia delle 12
miglia dalla costa per perforazioni in mare e l’abrogazione totale
del Parco della Costa Teatina oppure la sua sostituzione con un Parco
Marino. “Il Parco della Costa Teatina prova a diventare reale da
circa 15 anni - ha proseguito - e non riesce ancora a vedere la luce.
Per questo spero che si possa trovare una soluzione alternativa, come
il Parco Marino, che potrebbe aiutare a bloccare Ombrina Mare.
Circa
10 emendamenti sono stati presentati sul tema agricoltura. “Ciò
che chiedo è un alleggerimento della tassazione sui terreni agricoli
di TARI e IMU, - ha specificato Di Stefano - ulteriori agevolazioni
della normativa e un aiuto per i giovani interessati a lavorare in
questo settore”.
Ma
ha parlato anche della legge che riguarda la chiusura dei tribunali
minori, come Lanciano e Vasto, ed in particolare della deroga
prevista dal decreto Madia, il deputato forzista.
“Il
decreto prevede una deroga alla chiusura se gli enti locali, in
particolar modo le regioni, decidono di accollarsi le spese di
gestione e del personale dei tribunali.- ha commentato - Ma i costi
per il personale, che rappresentano circa l’80% della spesa totale,
sarebbero insostenibili dagli enti locali. E’ forse una presa in
giro? - ha concluso Di Stefano – Se si eliminassero le spese per il
personale, allora sì che la deroga diventerebbe percorribile,
scongiurando la chiusura dei nostri presidi di giustizia”.
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