LANCIANO. «Chiediamo che gli enti e le società pubbliche non entrino nella campagna elettorale con presentazioni ad hoc, ma aspettino la fine delle Comunali»: il candidato del centrodestra Errico D’Amico commenta così il blitz di Luciano D’Alfonso nella sede lancianese della Tua, l’ex Sangritana, per assicurare il finanziamento del central park lancianese. «Mi auguro che quanto promesso trovi poi riscontro nella realtà», dichiara D’Amico, «ma le carte volano via alla prima giornata di vento, e ad oggi di opere realizzate non c’è neanche l’ombra: non è possibile recuperare cinque anni in due settimane».
«È bello vedere il fervore di cui Lanciano è protagonista nelle ultime settimane», sottolinea il candidato del centrodestra ricordando «asfalti, finanziamenti promessi, apparizioni di membri del governo regionale e tanti progetti che spuntano come funghi. Oggi in ultimo D’Alfonso è arrivato per la consegna del progetto del cosiddetto “central park frentano”: ci fa piacere constatare come in questo periodo tutto sia diventato improvvisamente possibile, mentre negli ultimi cinque anni abbiamo vissuto nelle sabbie mobili».
Sulla visita del presidente abruzzese è intervenuto anche il parlamentare di Forza Italia, Fabrizio Di Stefano, secondo il quale «D’Alfonso è venuto a sparare gli ultimi fantasmagorici fuochi d’artificio: era necessario», chiede Di Stefano, «arrivare a una settimana dalle elezioni per estrarre dal cilindro il progetto del “central park” e questa disponibilità milionaria di fondi reperibili per Lanciano? Questa passerella lancianese del presidente assomiglia molto alle pezze di asfalto che in questi giorni stanno ammantando in fretta e furia le buche», conclude Di Stefano, «se fino ad oggi il gergo politico aveva gli “asfalti elettorali”, D’Alfonso con la sua passerella ha coniato un nuovo epiteto, “i fuochi d’artificio elettorali”».
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