Domani un gruppo di parlamentari del centrodestra si ritroverà a Roma per discutere su come rilanciare il centrodestra e renderlo nuovamente competitivo, con l'obiettivo di tornare a vincere.
Fra i parlamentari che hanno promosso l'iniziativa #QUALECENTRODESTRA, che si terrà Mercoledì 20 Luglio, alle 15:00, alla sala Capranichetta, c'è il deputato di Forza Italia Fabrizio Di Stefano.
Intelligonews lo ha raggiunto.
Onorevole Di Stefano, perché questa iniziativa?
"Parte dalla volontà di riunire intorno ad un tavolo vari rappresentanti del centrodestra, persone impegnate sul territorio,espressione di varie e diverse regioni italiane per discutere insieme, approfondire contenuti e capire come tornare a vincere. Un tavolo fra pari dove ognuno porterà il suo contributo, un tavolo aperto al quale chi vorrà potrà poi unirsi. Un cantiere in movimento dove saranno sviluppati idee e progetti nei vari campi, dall'economia al sociale, toccando gli argomenti che più stanno a cuore ai cittadini".
Tornare a vincere dunque è la parola d'ordine. Ma quali errori il centrodestra è chiamato a non ripetere?
"Innanzitutto dobbiamo evitare di dividerci ancora perché dividere il centrodestra equivale a rassegnarsi alla sconfitta. Quindi serve innanzitutto unità, un'unità da costruire in primo luogo sui programmi, individuando le priorità da affrontare e risolvere. Il tavolo che abbiamo avviato servirà proprio a questo, ad elaborare e costruire una piattaforma programmatica da offrire a tutto il centrodestra. Poi in secondo luogo dobbiamo tornare nelle piazze, fra la gente, recuperando il contatto vivo con i nostri elettori e simpatizzanti. Dobbiamo tornare a relazionarci con il territorio ascoltando i cittadini, recependo le loro istanze e traducendole in programmi di governo credibili da realizzare attraverso persone altrettanto credibili. Soltanto così, con un contatto diretto con il popolo del centrodestra potremo tornare a motivare il nostro elettorato riportandolo alle urne a votare per noi".
Berlusconi, Salvini, Meloni. Quale ruolo per i tre big del centrodestra?
"Sono leader che hanno un credito e un seguito indiscutibile nell'elettorato di centrodestra grazie alla capacità di interpretare istanze diverse. Devono essere un punto di riferimento per tutti e devono lavorare per superare le divergenze, favorire l'unità e la compatezza di tutte le forze che si riconoscono nel campo del centrodestra come fatto con successo in passato"
Sperate di riuscire nel vostro intento?
"Noi ce la metteremo tutta. Al convegno di domani parteciperanno oltre venti parlamentari di centrodestra provenienti da tutta Italia. Ci sarò io che vengo dall'Abruzzo ed altri colleghi e amministratori di diverse regioni, da Verona a Cosenza, da Napoli ad Ascoli Piceno, da Bologna a Firenze ecc. Ciò dimostra che sul territorio il desiderio di un centrodestra unito è molto forte, così come lo spirito e la volontà di lavorare per tornare a vincere”
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