venerdì 22 aprile 2016

''UN CUORE CHE BATTE NEL CENTRO DI CHIETI'': RIAPRE LA CASINE DEI TIGLI ALLA VILLA COMUNALE (da AbruzzoWeb del 22.4.2016)

CHIETI - Non lo vedrete servire a tavola come i grillini che nei loro appuntamenti elettorali si improvvisano camerieri, ma sarà comunque molto presente nella gestione della nuova Casina dei tigli a Chieti. 
L’onorevole di Forza Italia Fabrizio Di Stefano, che ne ha rilevato la gestione insieme al presidente regionale dell’Ais (Associazione italiana sommelier),Gaudenzio D’Angelo, è pronto a varare l’impresa: sabato 23, alle ore 18, ci sarà l’attesa inaugurazione.
Riaprirà così un pezzo di storia teatina che rischiava di dover chiudere per sempre le porte al pubblico. Luogo di ritrovo per generazioni e generazioni di Teatini, la Casina, nel cuore della villa comunale per Chieti è molto di più di un semplice bar ristorante.

Nella giornata di sabato l’onorevole di Forza Italia incontrerà prima i giornalisti alle ore 12 e poi aprirà al pubblico alle 18. Ma su un punto non ha dubbi: “La politica resterà fuori dalle mura del locale”, (come ne è rimasta fuori dalla farmacia di famiglia a Tollo). Eppure il suo è un atto con una forte valenza politica, di quella politica, però, che è fatta di azioni concrete e non solo di parole. 
“Ho inteso fare qualcosa in prima persona per provare a innescare un meccanismo che anzichè portare al depauperamento della parte alta della città di Chieti porti al suo rilancio”, spiega Di Stefano. “Non far cadere nell'oblio un pezzo della nostra storia e della nostra cultura mi è sembrato lo sprone giusto per raccogliere questa sfida; inoltre, ho ritenuto che, quando è possibile, bisogna fare qualcosa in prima persona per questa città, che non sia soltanto dare fiato alla bocca o pontificare”.
Insomma, Di Stefano ha pensato di non restarsene alla finestra a vedere un altro pezzo della città che rischiava di scomparire, come è successo per tante altre situazioni in città.  
Ma, da farmacista con la passione per la politica a gestore di ristoranti, ce ne passa di strada… “Non è proprio così – spiega – perché questo settore è da sempre nella storia della mia famiglia, originaria di Villa Santa Maria (Chieti), la patria dei cuochi”. 
Di Stefano ricorda che suo padre già a 18 anni era maestro di sala all’Excelsior di Roma e poi è diventato proprietario di diversi ristoranti. È stata poi la mamma farmacista ad indirizzarlo verso la laurea in farmacia, ma quella cultura della convivialità e dell’accoglienza gli deve essere rimasta dentro, come lui stesso conferma dicendo di volersi cimentare in “qualcosa che ho respirato sin dalla nascita”. 
A poche ore dall’inaugurazione, l’onorevole ammette di provare un po’ di emozione. D’altronde, lo slogan che ha scelto per il locale, “un cuore che batte nel centro di Chieti”, fa capire che l’operazione non è asettica e che, anzi, dentro ci ha buttato il cuore.   
Per il momento riapriranno sia il bar che il ristorante, ma non la sala Chiarini dove nascerà un nuovo ristorante di prestigio. Il ristorante non potrà aprire sin quando la Sovrintendenza archeologica non avrà dato il proprio benestare all’adeguamento dei servizi igienici alla normativa vigente. Per il resto è tutto pronto. 
All’interno verrà aperto anche un “wine bar” e non è una sorpresa, vista la presenza del presidente regionale dell’Ais (che per inciso è lo stesso proprietario del noto ristorante Casa D’Angelo di Fara Filiorum Petri).
Ma la Casina dei tigli versione Di Stefano – D’Angelo non sarà solo ristorazione. Tornerà a ricoprire il ruolo che ha svolto sin dalla nascita, nel 1935, di punto di aggregazione non solo sociale, ma anche culturale. 
“Giovani generazioni di Teatini sono cresciute dandosi appuntamento alla Casina dei Tigli – sottolinea l’onorevole – e poi, crescendo, sono rimaste fisicamente, idealmente e sentimentalmente legate a questo posto”. 
Appuntamento a sabato, dunque, per tornare a gustare i famosi panzerotti fumanti, specialità della Casina, che anche nella nuova gestione, ci è stato assicurato, non potranno mancare.

                                                                                                         di 

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