sabato 30 aprile 2016

DI STEFANO ATTACCA D'ALFONSO: «UNA PRESA IN GIRO IL COMPLETAMENTO DELLA FONDOVALLE» (da Lanciano24.it del 29.4.2016)

LANCIANO. «Solo chiacchiere e zero fatti»: così il parlamentare di Forza Italia, Fabrizio Di Stefano, sintetizza l’impegno della Regione Abruzzo, del suo presidente Luciano D’Alfonso, per Lanciano e tutta l’area frentana. Di Stefano, insieme al compagno di partito Mauro Febbo, stamani ha attaccato duramente D’Alfonso sull’ultimo rinvio del completamente della fondovalle Sangro, la statale 652.
«Se togliamo anche questa opera, Lanciano e il suo circondario non esistono nel Masterplan», stigmatizza Di Stefano, «eppure in tante occasioni D’Alfonso e i suoi fedelissimi si erano riempiti la bocca parlando di collegamenti veloci tra Lanciano e casello autostradale, e tra capoluogo e fondovalle Sangro».

«La strada doveva essere cantierabile per il 31 agosto 2015», ricorda Di Stefano, «la commissione Via regionale si è espressa con un parere del febbraio 2015 sul progetto Anas, e su questo progetto a oltre un anno dal decreto di finanziamento della fondovalle è stata raggiunta l’intesa tra Regione e Governo nell’ottobre 2015, con l’annunciata pubblicazione del bando di gara per il 31 ottobre 2015 abbondantemente superato».
«Il 5 aprile l’Anas ha depositato un nuovo progetto alla commissione Via regionale», spiega Di Stefano, «che rimarrà in pubblicazione per 45 giorni; successivamente si dovrà di nuovo esprimere la commissione, e quindi raggiungere una nuova intesa tra Regione e ministero, e poi la conferenza dei servizi per l’acquisizione dei pareri. Non era stato promesso anche a Marchionne», chiede Di Stefano, «quando in pompa manga fu ricevuto in Val di Sangro che quest’ opera, ritenuta fondamentale dal presidente della Fiat, sarebbe stata realizzata in tempi rapidissimi dalla Regione?».

«Per quale motivo, mentre annunciava che l’appalto sarebbe stato espletato entro il 31 marzo scorso, D’Alfonso lo inseriva nel Masterplan con previsione 2017?», incalza Di Stefano, «prendiamo per vero quanto detto dall’Anas a Febbo in commissione di vigilanza, e cioè che l’opera non sarà appaltata prima del 2018, e chiederemo anche con un’interrogazione parlamentare se il finanziamento concesso con lo Sblocca Italia è ancora a disposizione dell’Abruzzo».

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