sabato 30 aprile 2016

FONDOVALLE, FEBBO E DI STEFANO "NON SI FARA' PRIMA DEL 2018" (da Il Centro del 30.4.2016)


FONDOVALLE SANGRO: FEBBO E DI STEFANO, DA REGIONE ZERO FATTI (da AbruzzoinVideo.tv)


Preoccupazione per i ritardi nel completamento della Fondovalle Sangro, ma anche per la possibilità che siano andati perduti i fondi, 70 milioni di euro, sono stati espressi, in un incontro con i giornalisti, a Lanciano, dagli esponenti di Forza Italia Fabrizio Di Stefano e Mauro Febbo che hanno annunciato un'interrogazione parlamentare sul finanziamento concesso. "Il ripetuto annuncio del bando di gara della fondovalle SS 652 è tutta una presa in giro - ha detto Di Stefano -. Nella Regione facile e veloce di D'Alfonso come per il gioco dell'oca si riparte dal Comitato Via. La Fondovalle Sangro, come stabilito dall'articolo 3 del Decreto Legge 133 del 12 settembre 2014, doveva essere cantierabile per il 31 agosto 2015. La Commissione VIA regionale si è espressa con parere del 12 febbraio 2015 sul progetto Anas dopo l'intesa tra Regione e Governo (6 ottobre 2015). Nel Masterplan fu anche annunciata la pubblicazione del bando di gara da parte del Presidente D'Alfonso per il 31 ottobre 2015, ora abbondantemente superato".

FONDOVALLE SANGRO: LAVORI A RILENTO, PER FI FONDI A RISCHIO (da AbruzzoWeb del 29.4.2016)


LANCIANO - Preoccupazione per i ritardi nel completamento della Fondovalle Sangro, ma anche per la possibilità che siano andati perduti i fondi, 70 milioni di euro, sono stati espressi, in un incontro con i giornalisti, a Lanciano, dagli esponenti di Forza Italia Fabrizio Di Stefano e Mauro Febbo che hanno annunciato un'interrogazione parlamentare sul finanziamento concesso.
"Il ripetuto annuncio del bando di gara della fondovalle SS 652 è tutta una presa in giro - ha detto Di Stefano -. Nella Regione facile e veloce di D'Alfonso come per il gioco dell'oca si riparte dal Comitato Via. La Fondovalle Sangro, come stabilito dall'articolo 3 del Decreto Legge 133 del 12 settembre 2014, doveva essere cantierabile per il 31 agosto 2015. La Commissione Via regionale si è espressa con parere del 12 febbraio 2015 sul progetto Anas dopo l'intesa tra Regione e Governo (6 ottobre 2015). Nel Masterplan fu anche annunciata la pubblicazione del bando di gara da parte del Presidente D'Alfonso per il 31 ottobre 2015, ora abbondantemente superato".

FONDOVALLE SANGRO, FORZA ITALIA CONTRO D'ALFONSO: “ZERO FATTI” (da Abruzzolive.tv del 29.4.2016)

Denuncia per i ritardi nel completamento della Fondovalle Sangro e timori per la possibilità che siano andati i 70 milioni di euro destinati agli interventi, attesi da decenni. Così, a Lanciano (Ch), in un incontro con i giornalisti, gli esponenti di Forza Italia Fabrizio Di Stefano e Mauro Febbo che, sulla questione, preannunciano anche un'interrogazione parlamentare.
"Il ripetuto annuncio del bando di gara della fondovalle statale 652 è una presa in giro - attacca Di Stefano -. Nella Regione facile e veloce di D'Alfonso come per il gioco dell'oca si riparte dal Comitato Via. La Fondovalle Sangro, come stabilito dall'articolo 3 del Decreto Legge 133 del 12 settembre 2014, doveva essere cantierabile per il 31 agosto 2015. La Commissione Via regionale si è espressa con parere del 12 febbraio 2015 sul secondo lotto del progetto Anas dopo l'intesa tra Regione e Governo (6 ottobre 2015). Nel Masterplan fu anche annunciata la pubblicazione del bando di gara da parte del presidente D'Alfonso per il 31 ottobre 2015, ora abbondantemente superato".

DI STEFANO ATTACCA D'ALFONSO: «UNA PRESA IN GIRO IL COMPLETAMENTO DELLA FONDOVALLE» (da Lanciano24.it del 29.4.2016)

LANCIANO. «Solo chiacchiere e zero fatti»: così il parlamentare di Forza Italia, Fabrizio Di Stefano, sintetizza l’impegno della Regione Abruzzo, del suo presidente Luciano D’Alfonso, per Lanciano e tutta l’area frentana. Di Stefano, insieme al compagno di partito Mauro Febbo, stamani ha attaccato duramente D’Alfonso sull’ultimo rinvio del completamente della fondovalle Sangro, la statale 652.
«Se togliamo anche questa opera, Lanciano e il suo circondario non esistono nel Masterplan», stigmatizza Di Stefano, «eppure in tante occasioni D’Alfonso e i suoi fedelissimi si erano riempiti la bocca parlando di collegamenti veloci tra Lanciano e casello autostradale, e tra capoluogo e fondovalle Sangro».

ON. FABRIZIO DI STEFANO: “FONDO VALLE SANGRO: E' TUTTA UNA PRESA IN GIRO” (Comunicato Stampa del 29.4.2016)


"Nella Regione FACILE E VELOCE di D'Alfonso per SS 652 Fondovalle Sangro come per il gioco dell'Oca “Si riparte dal VIA”.
"Riassumo gli ultimi anni della storia travagliata di questa importantissima opera: la SS 652 Fondovalle Sangro: come stabilito dall’art. 3 del Decreto Legge 133 del 12 settembre 2014 doveva essere cantierabile per il 31 agosto 2015. La Commissione VIA regionale si è espressa con parere n. 2471 del 12 febbraio 2015 sul progetto ANAS. Su questo progetto ANAS, ad oltre un anno dal Decreto di finanziamento della Fondovalle Sangro (12 settembre 2014), è stata raggiunta l’intesa tra Regione e Governo (6 ottobre 2015) -Masterplan- L’annunciata pubblicazione del bando di gara da parte del Presidente D’Alfonso per il 31 ottobre 2015 è abbondantemente superato.
Lo ha dichiarato questa mattina l'on. Di Stefano nel corso di una conferenza stampa convocata a Lanciano, a cui ha partecipato anche il Presidente della Commissione Vigilanza in Regione, Mauro Febbo.

L'ON. FABRIZIO DI STEFANO OSPITE DELLA TRASMISSIONE 8 VOLANTE SU RETE 8 (26.4.2016)


RASSEGNA STAMPA SULLA RIAPERTURA DELLA CASINA DEI TIGLI (22-25.4.2016)


venerdì 22 aprile 2016

''UN CUORE CHE BATTE NEL CENTRO DI CHIETI'': RIAPRE LA CASINE DEI TIGLI ALLA VILLA COMUNALE (da AbruzzoWeb del 22.4.2016)

CHIETI - Non lo vedrete servire a tavola come i grillini che nei loro appuntamenti elettorali si improvvisano camerieri, ma sarà comunque molto presente nella gestione della nuova Casina dei tigli a Chieti. 
L’onorevole di Forza Italia Fabrizio Di Stefano, che ne ha rilevato la gestione insieme al presidente regionale dell’Ais (Associazione italiana sommelier),Gaudenzio D’Angelo, è pronto a varare l’impresa: sabato 23, alle ore 18, ci sarà l’attesa inaugurazione.
Riaprirà così un pezzo di storia teatina che rischiava di dover chiudere per sempre le porte al pubblico. Luogo di ritrovo per generazioni e generazioni di Teatini, la Casina, nel cuore della villa comunale per Chieti è molto di più di un semplice bar ristorante.

L'ON. DI STEFANO ACQUISTA LA "CASINA DEI TIGLI" A CHIETI: "NON POTEVO PERMETTERE CHE CHIUDESSE" (da NewsAbruzzo.it del 21.4.2016)

Sabato 23 aprile alle ore 18:00 ci sarà l’inaugurazione della “Casina Dei Tigli”; la storica attività teatina, simbolo della città e punto di riferimento per molte generazioni, che rinasce a nuova vita grazie all’Onorevole forzista Fabrizio Di Stefano e al suo socio Gaudenzio D’angelo, Presidente dell’associazione italiana sommelier, che hanno deciso di rilevare l’attività e di non far morire uno dei simboli storici della città di Chieti.

GDO, ON.FABRIZIO DI STEFANO: GOVERNO DALLA PARTE DEI PIU' FORTI (da SenzaBarcode del 21.4.2016)

Liberalizzazioni GDO, On. Fabrizio Di Stefano: La sinistra italiana e il Pd sono diventati i portabandiera del più cieco libero mercato 

“La risposta di Scalfarotto al mio question time solo una cosa chiarisce, ossia, che la sinistra italiana e il Pd sono diventati i portabandiera del più ceco libero mercato, che tutto fa tranne che essere a difesa dei cittadini e dei piccoli imprenditori che sono la forza del nostro Paese” sono le parole dell’on. Fabrizio di Stefano a seguito della risposta, del Sottosegretario Scalfarotto,  al question time presentato in Commissione Attività Produttive, in merito alla questione della GDO  e leliberalizzazioni commerciali che stanno mettendo in grande difficoltà i piccoli e medi commercianti italiani.

ON. FABRIZIO DI STEFANO (FI): LA REGIONE DEI RITARDI E DEL PRESSAPOCHISMO: L’ABRUZZO PERDE ANCHE ALITALIA (Comunicato Stampa del 20.4.2016)

“Quella che doveva essere la Regione facile e veloce, dei trasporti e della viabilità , dall’elezione del Presidente D’Alfonso ad oggi non ha fatto che perdere pezzi, in ultimo l’abbandono di Alitalia e della tratta Roma - Pescara” sono le parole dell’on. Fabrizio Di Stefano a seguito della soppressione del collegamento aereo Alitalia Pescara - Roma.
“Il vero sconcerto è assistere alla perenne rincorsa ai problemi, senza risultati, del Presidente D’Alfonso che più che evitarli, si ritrova costantemente a mettere delle toppe su questioni che andrebbero affrontate con largo anticipo evitando che volgano al peggio, cercando anzi di migliorare le cose per il bene dei cittadini abruzzesi, come in questo ultimo caso Alitalia. 

LA CASINA DEI TIGLI RIAPRE SABATO ALLE 18 (da Il Centro del 19.04.2016)


INTERVISTA ALL'ON. FABRIZIO DI STEFANO, A SAN SALVO, IN OCCASIONE DELL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO LOTTO DELLO SPORT VILLAGE (17.04.2016)


lunedì 11 aprile 2016

DI STEFANO (FI) POPOLI, CHIUSURA OSPEDALE, SOLIDARIETA' A SINDACO E AMMINISTRATORI" (Comunicato Stampa dell'11.4.2016)


Esprimo tutto il mio sostegno all'Amministrazione comunale di Popoli, nella persona del suo Sindaco, Concezio Galli, e del consigliere d'opposizione Mario Lattanzio che, questa mattina, in un'azione comune, ed al di là dell'appartenenza politica, hanno occupato simbolicamente l'Ospedale di Popoli contro le decisioni scellerate di questa Regione".

Lo comunica in una nota l'on. Fabrizio Di Stefano (FI) in riferimento alla notizia dell' occupazione del presidio ospedaliero di Popoli in relazione al piano di riorganizzazione sanitario che prevederebbe la soppressione di alcuni ospedali, tra i quali proprio quello del comune del pescarese.
"Bene hanno fatto il Sindaco ed i suoi consiglieri, unitamente al Capogruppo Fi in Regione, Lorenzo Sospiri, a protestare contro la chiusura dell'Ospedale perché è assurdo che questa Regione, con il suo Presidente, nonché Commissario ad acta alla Sanità, D'Alfonso, ignori, o faccia finta d'ignorare la gravità delle proprie azioni. Infatti ricordo al Presidente D'Alfonso d' aver presentato io stesso un emendamento nel Mille Proroghe nel quale si chiedeva una proroga al declassamento dell'ospedale e del Pronto Soccorso di Popoli, quale presidio sanitario di un paese terremotato all'interno del cratere unico del sisma del 2009. Un Comune, quello di Popoli ,che presenta ancora i segni del terremoto, con molteplici strutture ancora oggi chiuse per la ricostruzione. Una cosa è certa: non ci fermeremo di fronte a tanta miopia politica e continueremo a stare vicini ai cittadini con tutte le nostre forze, per difendere il principio sacrosanto ed elementare del diritto alla salute".


sabato 9 aprile 2016

REFERENDUM TRIVELLE, FORZA ITALIA ABRUZZO: "NOI VOTIAMO SI'... D'ALFONSO E IL PD?" (da CityRumors.it del 9.4.2016)

Pescara. Questa mattina, all’Hotel Western Duca d’Aosta a Pescara, l’onorevole Fabrizio Di Stefano, con il Capogruppo di Forza Italia in Regione, Lorenzo Sospiri, insieme al Consigliere Regionale Emilio Iampieri hanno incontrato la stampa sul tema: “Il 17 aprile io andrò a votare SI al referendum contro le trivelle e il PD e il Presidente D’Alfonso cosa faranno?”
“Oggi abbiamo lanciato la nostra campagna referendaria per il -Sì- al referendum del 17 Aprile.” ha dichiarato Di Stefano, “Tuttavia non abbiamo ancora capito da che parte sta il Pd e il Presidente D’Alfonso e, se qualche dubbio l’avevamo, Tempa Rossa ci ha aiutato sicuramente a chiarirci le idee”.

ON.FABRIZIO DI STEFANO (FI): “IO VOTO SI'...E IL PD?” (Comunicato Stampa del 9.4.2016)

Questa mattina, all'Hotel Western Duca d'Aosta a Pescara, l'onorevole Fabrizio Di Stefano, con il Capogruppo di Forza Italia in Regione, Lorenzo Sospiri, insieme al Consigliere Regionale Emilio Iampieri hanno incontrato la stampa sul tema: "Il 17 aprile io andro' a votare SI al referendum contro le trivelle e il PD e il Presidente D'Alfonso cosa faranno?”
“Oggi abbiamo lanciato la nostra campagna referendaria per il -Sì- al referendum del 17 Aprile.” ha dichiarato l'on. Fabrizio Di Stefano, “Tuttavia non abbiamo ancora capito da che parte sta il Pd e il Presidente D'Alfonso e, se qualche dubbio l'avevamo, Tempa Rossa ci ha aiutato sicuramente a chiarirci le idee.”

martedì 5 aprile 2016

REFERENDUM TRIVELLE: DI STEFANO, PD INCOERENTE (da Telemax del 4.4.2016)


Referendum trivelle: prima sfilano e poi si defilano, l’on. Fabrizio Di Stefano (Forza Italia) accusa di incoerenza il Partito democratico che indica astensione e quelle associazioni ambientaliste assenti dalla campagna referendaria. 
Partito democratico incoerente assieme a quelle associazioni ambientaliste che hanno sfilato in corteo a Lanciano un anno fa, contro Ombrina ma che a due settimane dal voto non si fanno sentire o addirittura, ed è il caso del Pd, dà indicazione di astenersi. Fabrizio Di Stefano, deputato di Forza Italia, ribadisce il sostegno al SI per il 17 aprile e sottolinea il voltafaccia del Partito democratico e dei sindaci che hanno sfilato con i gonfaloni dei propri comuni.

LANCIANO: INTERVISTA ALL'ON. FABRIZIO DI STEFANO A SEGUITO DELLA CONFERENZA STAMPA SUL REFERENDUM ANTI TRIVELLE DEL 17 APRILE (Conferenza Stampa del 4.4.2016)



sabato 2 aprile 2016

DI STEFANO (FI) ECOLAN, ANCORA NESSUNA RISPOSTA ALLE MIE DOMANDE (Comunicato Stampa del 2.3.2016)

"Credo d'aver colpito nel segno in merito al discorso Ecolan, vista quanta acrimonia e furore ho sollevato da parte del centro sinistra, e del PD in particolare, i quali mi hanno aggredito prima su facebook, e poi risposto in una conferenza stampa. Peccato però che non abbiano anche risposto alle mie domande, che allora ripeterò".
Lo comunica in una nota l'on. Fabrizio Di Stefano (FI) che aggiunge: "E' vero o non è vero che il sig. Gabriele Di Pietro è esponente del PD teramano ed è stato anche amministratore, sempre dell'area di centro sinistra?

DDL CIRINNA', DI STEFANO E PROVITA PER l'OBIEZIONE DI COSCIENZA DEI SINDACI - VIDEO DELLA CONFERENZA (da IntelligoNews.it del 1.1.2016)

Ieri mattina, 31 marzo, alle 11:30, nella sala stampa della Camera dei Deputati, si è tenuta una conferenza stampa indetta da ProVita con la collaborazione dell’On. Fabrizio Di Stefano e alla presenza del presidente del Comitato Difendiamo i nostri figli, Massimo Gandolfini. 
L’onorevole Di Stefano ha esordito affermando che, "se da un lato si vogliono rispettare tutte le sensibilità togliendo per esempio il presepe e i crocifissi, è doveroso rispettare anche chi non intende celebrare unioni gay". Per questo motivo è stato presentato un emendamento al ddl Cirinnà per sollevare la questione relativa all’obiezione di coscienza.
E’ una questione di civiltà, come si evince dal fatto che in pochissimi giorni – e durante le vacanze pasquali – sono state raccolte oltre cento adesioni di Sindaci da tutta Italia. Il portavoce di ProVita Onlus, dott. Alessandro Fiore, ha quindi spiegato – come già nel corso dell’audizione di qualche settimana fa – che una delle innumerevoli criticità rilevate nel testo del disegno di legge Cirinnà, in esame a Montecitorio, è la mancanza di qualsiasi riferimento a una clausola di salvaguardia del diritto di libertà di pensiero, opinione e di professione religiosa (artt. 21 e 19 Cost.) per i Sindaci e gli altri funzionari coinvolti nella celebrazione delle cd. “unioni civili” tra persone dello stesso sesso. Un diritto, quello all’obiezione di coscienza, che è senz’altro ricompreso tra i diritti inviolabili dell’uomo riconosciuti dalla Repubblica (art.2 Cost.). 


Rispetto a questo argomento non si può sostenere che si è di fronte a opinioni personali, in quanto si tratta di scelte che hanno una portata sociale macroscopica. Al di là del fatto che probabilmente sarebbero di più gli obiettori rispetto ai gay desiderosi di sposarsi, la questione è esplosa in tutta la sua rilevanza in paesi come Francia e Stati Uniti dove, dopo la legalizzazione delle unioni omosessuali, numerosi Sindaci e altri funzionari hanno fatto obiezione di coscienza e sono stati talvolta puniti con pesanti multe o con la reclusione. 

ECOLAN, I SINDACI SOCI DICONO SI' AL RANIERI-BIS (da Il Centro del 31.3.2016)


UNIONI CIVILI: DI STEFANO, “UN EMENDAMENTO PER INTRODURRE L'OBIEZIONE DI COSCIENZA PER I SINDACI (da SiR del 31.3.2016)


SINDACI CONTRO LE UNIONI GAY: CONSIDERATECI DEGLI OBIETTORI (da Il Giornale del 30.3.2016)

La rivolta dei sindaci: così incrociano le braccia e chiedono l'obiezione di coscienza

I sindaci “disobbedientinon si arrendono e anche dopo l’approvazione al Senato del disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso, molti amministratori e funzionari sono sul piede di guerra.
Un ostacolo sembra sorgere infatti in sede di esame alla Camera dei deputati: quello dei numerosi sindaci e altri funzionari, in tutta Italia, che chiedono l’obiezione di coscienza in merito alla celebrazione delle unioni gay, in quanto contraria alle loro profonde convinzioni morali e religiose. Appuntamento giovedì alla Camera dei Deputati dove si terrà una conferenza stampa alle ore 11:30, ( presso la Sala Stampa, via della Missione 4), promossa dall’associazione ProVita onlus, presieduta da Toni Brandi, in collaborazione con il deputato azzurro Fabrizio Di Stefano.
Saranno tanti i sindaci in trasferta a Roma, tra i quali il Sindaco di Castiglion Fiorentino,Mario Agnelli, ben noto alle cronache prima, durante e dopo il dibattito sulla legge Cirinnà, il quale si è molto esposto dichiarando alla stampa di non voler celebrare unioni omosessuali. Saranno presenti il portavoce di ProVita onlus, Alessandro Fiore, promotore dell’iniziativa. Concluderà l’incontro Massimo Gandolfini, presidente del Comitato organizzatore del Family Day, il quale si esprimerà anche riguardo alle prossime elezioni amministrative. Chi conosce l’associazione ProVita sa che si è sempre battuta per l’obiezione di coscienza riguardo i temi sensibili. "Abbiamo sempre radicalmente denunciato il disegno di legge Cirinnà anche perché è discriminatorio nei confronti delle persone coinvolte nella celebrazione dei “matrimoni” omosessuali: innanzi tutto gli ufficiali di Stato Civile che si troverebbero costretti a redigere atti contrari alle proprie ragioni morali o religiose". ProVita ha infatti ricevuto molte segnalazioni di sindaci in tutta Italia che troverebbero, in coscienza, inaccettabile celebrare un’unione omosessuale. Chiedono quindi che nell’articolato venga inserito un provvedimento che consenta la possibilità di dichiararsi obiettori di coscienza.