Lanciano, servizio Tgmax 2 maggio 2016 – “A pagare alla fine saranno i cittadini utenti con le bollette”. Questa una delle ipotesi avanzate in conferenza stampa, a Lanciano, dall’on. Fabrizio Di Stefano in merito alla richiesta di “risarcimento danni da parte del ministero dell’Ambiente di 25 milioni e mezzo di euro per il cattivo funzionamento degli impianti di depurazione”. Il processo è in corso al tribunale frentano. Ma c’è di più, il deputato di Forza Italia riferisce anche delle lamentele dei sindacati in merito alla pianta organica, che non sarebbe stata concordata e che presenta delle promozioni anomale. Di Stefano rivendica la primogenitura della denuncia all’opinione pubblica, fatta ancor prima dei sindacati stessi. A preoccupare è anche la decisione della società che gestisce il servizio idrico integrato del Chietino, di esternalizzare il servizio di lettura dei contatori: che fine farà il personale assunto in passato per svolgere tale mansione, si chiede il deputato. Tornando alla richiesta di risarcimento danni da parte del minAmbiente, Di Stefano commenta “è già grave di per sé che un ministero faccia causa ad un ente pubblico, ma è ancor più grave che la Regione, alla luce di questo, non intervenga”.
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