"Credo
che la politica, ed in particolare quella parte che rappresenta oggi la
gestione della Sasi (PD e UDC) debba farsi carico dell'incapacità
gestionale della Società"
E' quanto commenta in una nota il Senatore PdL Fabrizio Di Stefano in relazione alla crisi idrica delle ultime ore che ha portato numerosi disagi ai comuni dell' hinterland frentano.
"Solo qualche settimana fa - prosegue Di Stefano-
è stato inaugurato in pompa magna un nuovo tratto di conduttura che
avrebbe dovuto, a loro dire, consentire un miglior approvvigionamento.
In questi giorni stiamo assistendo invece ad un fallimento gestionale. I
problemi tecnici ed i guasti alle condutture possono accadere, ciò che
invece è inaccettabile è il non aver saputo allertare adeguatamente la
cittadinanza per alleviarne i disagi ed il non saper risolvere
celermente i problemi che causano continue interruzioni sulla rete
idrica.Tutto questo è dovuto ad un'incapacità gestionale inconcepibile. E
come se non bastasse alla Sasi si continua ad assumere senza concorsi
per offrire un servizio paradossalmente sempre peggiore.
"L'unica azione plausibile di questo CdA - conclude il Senatore-
a questo punto, dovrebbe essere rassegnare le proprie dimissioni, ma
non dovremmo essere noi a chiederle, bensì la parte politica che essi
rappresentano. Bene hanno fatto i sindaci del PdL a non approvare i
bilanci della Società: oggi questo fallimento dimostra che avevano
ragione. E mentre nessuno se ne assume le responsabilità, tutti i
cittadini, e gli operatori turistici in particolare, ne pagano le
conseguenze ed i disagi".
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