lunedì 1 agosto 2011

ESTATE: TEMPO DI BILANCI. INTERVISTA AL SEN.FABRIZIO DI STEFANO

1)Come trascorrerà le sue vacanze? Quali letture consiglia per l'estate?
Quest'estate mi concederò soltanto una breve pausa a cavallo di Ferragosto che , come ogni anno, trascorrerò a Selva di Val Gardena presso l'Hotel Öswald, mia abituale destinazione per le vacanze. Lì, con la preziosa guida di fiducia Adolf tornerò a ripercorrere i sentieri e le ferrate della Val Gardena. Il resto del periodo estivo lo trascorrerò in Abruzzo, perchè chi come me ha una visione della politica legata alle proprie radici ed al proprio territorio, coglie questi momenti per consolidare i legami, incontrare gente e trascorrere del tempo con i militanti, partecipare alle numerosissime iniziative ludiche, folkloristiche e culturali, e per ritemprare lo spirito attraverso le tradizioni della propria Terra .
Per quanto riguarda le letture, quest'anno ricorre il 150° dall'unificazione dell'Italia e, a tal proposito, visto che mi piace leggere molto, ho incentrato la mia attività di lettura proprio sull'argomento. Al momento sto leggendo "Altri risorgimenti "di Gianfranco de Turris, ma mi è piaciuto molto anche "Il Sangue del Sud" di Giordano Bruno Guerri e "1861" di Giovanni Fasanella. Con la Fondazione "Cantiere Abruzzo Italia" da me presieduta inoltre, abbiamo curato la realizzazione e la pubblicazione di un saggio sull'argomento, dal titolo "150 anni di Unità d'Italia. Il Mezzogiorno e lo sviluppo negato" per rileggere, anche in chiave socio-economica e culturale, quanto è avvenuto in quegli anni, e quello che ne è conseguito per il sud d'Italia.
Per le mie vacanze, ad ogni modo, ho già acquistato "Vivere non basta" di Marcello Veneziani, "Il Mullah Omar" di Massimo Fini e, come ogni anno, l'ultima pubblicazione di Giampaolo Pansa, ("Carta Straccia") e che oltretutto andrò a sentire ad agosto al Meeting di Rimini.
2)L'estate è anche tempo di bilanci...
E' il bilancio di un anno davvero difficile sia per il Paese che per le Istituzioni, e conseguentemente anche per la nostra parte politica che è chiamata a ruoli di responsabilità di Governo. Una crisi che gli esperti davano per conclusa entro il 2010 e che invece si è protratta anche quest'anno, dandoci segnali negativi proprio in questi giorni con la borsa ed i mercati che si vedono aggrediti da forme speculative. Ciononostante, in questo clima ed in questo contesto di crisi mondiale, il Governo ha saputo mettere insieme una serie d'iniziative che hanno salvaguardato il Paese da prospettive catastrofiche analoghe a quelle di altre nazioni quali la Grecia, per la quale l'Unione Europea sta ancora lavorando per scongiurarne le gravi conseguenze, la Spagna, che ha visto migliaia di persone "indignate" scendere in piazza, o l'Inghilterra ed il Portogallo. Questo è sicuramente un grande merito che il nostro Governo può vantare. Contestualmente anche il Partito ha avuto un travaglio interno di non poco conto, con l'uscita della componente FLI, e gli inevitabili strascici polemici che ne sono scaturiti.
Con la nomina di Angelino Alfano a Coordinatore Nazionale del Popolo della Libertà, il Partito ha saputo reagire positivamente poiché stato proprio il Segretario a dettare immediatamente le linee del suo mandato, indicando il radicamento sul territorio quale necessario passaggio per la strutturazione del partito .
3)Alla ripresa dei lavori parlamentari quali saranno i provvedimenti legislativi più importanti o più urgenti? C'è qualche ddl a cui tiene in modo particolare?
Ritengo che bisogna concentrarsi su provvedimenti che affrontino tre problematiche specifiche. Dal punto di vista dell'economia e del lavoro, dopo il Decreto Sviluppo, ed una finanziaria apprezzata a livello europeo, adesso occorre studiare strumenti per il rilancio dell'occupazione e degli investimenti. Tutto ciò si può ottenere incidendo sul sistema pensionistico, sull'accesso al lavoro e sulla sburocratizzazione dei percorsi che le aziende devono affrontare nell'ambito della propria attività, unitamente agli incentivi che favoriscono gli investimenti.
Dal punto di vista della giustizia è quanto mai necessario portare a compimento le riforme troppo spesso annunciate e che oggi, più che mai necessitano invece d'essere attuate.
Infine dal punto di vista del riavvicinamento del cittadino alle Istituzioni, è necessario ripensare un sistema elettorale che riporti l'elettore ad identificarsi con il proprio parlamentare, eletto indifferentemente attraverso il sistema dei collegi, o quello delle preferenze, per dare un segnale importante ed una risposta significativa anche all'antipolitica, che ormai è diventata lo sport più diffuso praticato dai detrattori di professione.

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