Il 26 giugno è solamente un giorno in più, per ribadire la nostra contrarietà all'uso e abuso di qualsiasi sostanza stupefacente, ricordandoci che il loro utilizzo e smercio, finanzia le attività criminali organizzate. Un duplice motivo per dire no alle droghe.
Nel 2010, è stato varato dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Piano di Azione Nazionale (PAN) sulle droghe, che prevede un raggio d'azione di tre anni.
Il PAN è supportato da un ricco piano di progetti, già finanziati, che andranno ad intervenire in campi prioritari come la prevenzione selettiva, la cura e la prevenzione delle patologie correlate, la riabilitazione e il reinserimento lavorativo delle persone tossicodipendenti , la tempestiva e precoce osservazione del fenomeno... .
Nonostante il lavoro importante che questo Governo sta facendo in materia - in linea con il pensiero e i valori che hanno sempre distinto il nostro Partito rispetto ad altri - constatiamo un aumento del consumo di sostanze stupefacenti nel nostro Paese, così come negli altri Stati Europei.
L'uso e abuso della droga, è infatti un fenomeno globale, che minaccia il benessere non tanto di micro-gruppi, ma di tutta la società, diventando una vera e propria piaga sociale.
Uno dei rimedi, come sottolineato anche dalla V Conferenza Nazionale sulle Politiche Antidroga, è fare maggiore prevenzione. Affinché le idee e i buoni propositi non rimangano tali, quest'anno la componente giovanile della Fondazione Cantiere Abruzzo Italia, ha da poco concluso un tour di prevenzione scolastica in diverse città abruzzesi, che si è rivelato molto proficuo sia per gli insegnanti che per i ragazzi.
Mi spiace notare, come ancora molti politici e movimenti giovanili si sottraggano dal trattare questo tema fondamentale e dal condannare esplicitamente l'utilizzo di droghe, come fa anche l'Europa. Trovo invece positivo che siano stati attivati i cosiddetti “test del capello” in Parlamento, a cui mi sono con piacere sottoposto, giacché sta a noi dare il primo esempio.
Tutti dobbiamo sentirci liberi di vivere la nostra vita, guidandola dove vogliamo, senza permettere ad una sostanza che rende schiavi e malati, di essere nostra conduttrice e di spezzare i nostri sogni.
Sen. Fabrizio Di Stefano
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