"Ritengo fin troppo frettolosa la volontà del Governo di
provvedere ad approvare il Decreto sul Riordino delle province,
oltretutto anche prima della discussione dei ricorsi presentati da numerose regioni e
province che si dovrebbero discutere sin dalla settimana prossima"
E' il commento del senatore PdL Fabrizio Di Stefano all'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legge di riforma, e che ha completato così il percorso di riordino avviato nel mese di luglio.
Così facendo- prosegue il Senatore- si è disavvenuto anche ad un invito formale ad attendere la discussione dei ricorsi che, unitamente ad altri Senatori , avevamo indirizzato al Ministro. Lo ritengo sbagliato, quindi, sia per il modo che per la forma.
Nel passaggio di conversione a questo punto cercherò ,raccordandomi non solo con i colleghi abruzzesi , ma anche di altre regioni , di fare fronte comune, affinchè possa essere modificato, salvaguardando quelle province che hanno i requisiti per restare tali.
Sto ad ogni modo valutando anche altre iniziative nel merito. E, preciso fin d'ora che, qualora il Governo intendesse porre l'ennesima fiducia sul provvedimento, lo stesso non troverà il mio assenso, ma credo nemmeno quello di tanti altri Parlamentari.
E' il commento del senatore PdL Fabrizio Di Stefano all'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legge di riforma, e che ha completato così il percorso di riordino avviato nel mese di luglio.
Così facendo- prosegue il Senatore- si è disavvenuto anche ad un invito formale ad attendere la discussione dei ricorsi che, unitamente ad altri Senatori , avevamo indirizzato al Ministro. Lo ritengo sbagliato, quindi, sia per il modo che per la forma.
Nel passaggio di conversione a questo punto cercherò ,raccordandomi non solo con i colleghi abruzzesi , ma anche di altre regioni , di fare fronte comune, affinchè possa essere modificato, salvaguardando quelle province che hanno i requisiti per restare tali.
Sto ad ogni modo valutando anche altre iniziative nel merito. E, preciso fin d'ora che, qualora il Governo intendesse porre l'ennesima fiducia sul provvedimento, lo stesso non troverà il mio assenso, ma credo nemmeno quello di tanti altri Parlamentari.